Con il nuovo che avanza anche la lingua italiana si stà adeguando. In queste note proveremo ad aggiornare il nostro patrimonio linguistico, per permettere a tutti di essere informati ai nuovi significati ed usi dei lemmi della nostra amata lingua.
La rubrica è aperta al contributo di tutti, nello spirito della partecipazione..
Iniziamo da alcune parole che vengono abolite ( a meno che non servano a Lui)
Precari/precariato: Brutta parola (usata dai comunisti) per descrivere una situazione di estrema libertà. La cosa buffa è che i Comunisti hanno trovato il modo di parlare male di una conquista che loro hanno sepre detto di voler raggiungere: La liberazione dal lavoro salariato. Infatti con il lavoro precario ognuno è libero di lavorare o meno, e se non lo fa è solo responsabilità sua! Da sostituire con
Fascismo: nella sua accezione negativa. Anzi, dichiarare che si è F. o si condivide in parte il F. è molto trendy, non fosse altro perchè il nero smagrisce.
Lista dei ministri: oggetto misterioso, che è sempre pronto, ma che non si vede mai.
Stipendio: di questa parola non si coniosce più il significato. In antichità pare che fosse un modo per riuscire a vivere, ma mancano elementi che permettano di capire come lo rendesse possibile, ci stiamo lavorando.
Contratti di lavoro: Scusate se in questa disamina compendiamo anche termini volgari e scurrili. Ma sapete com’è il popolino, ha bisogno anche di termini che diano una qualche eccitazione. Per fortuna questo stà cadendo in disuso e a breve sarà eliminato (per questo rivolgersi a Marcegaglia)
Mafia/Mafioso: Finalmente si stà ristabilendo la verità su questo termine, dopo la parentesi comunista. Sinonimo di imprenditore, assistente sociale, eroico difensore dei deboli. A presto l’intitolazione di strade e piazze, basta saper aspettare